Gabriele Vailati nasce a Lodi nella primavera del 1969.

Durante l'infanzia, trascorsa sulle rive dell'Adda, e nella sua lunga esperienza presso gli scout coltiva e sviluppa una spiccata sensibilità per la natura e il mondo che la circonda; sensibilità che trova poi maggiore espressione nella frequentazione del Liceo Artistico Statale di via Hajech a Milano.

Sempre guidato dalla radicata propensione alla bellezza e alle molteplici forme della natura, si iscrive al corso di Scultura all'Accademia di Belle Arti di Brera.

L'ispirazione di molte sue opere deriva quindi, principalmente dall'osservazione dei paesaggi, dei quali coglie gli aspetti più originali e inquieti, estrapolando una vitalità che ribolle nei battiti di una natura pulsante e personale.

Ma è in questa natura inquieta che si muove l'uomo, cui la sua produzione dedica raffinati ritratti a matita: volti di uomini, donne e bambini dei quali sviscera i moti più reconditi dell'anima. I lavori con la creta sono soprattutto espressioni di forme archetipe derivanti dalla civiltà precolombiana, rivelatrici di un'intima predilezione per la cultura Maya.

Nell'ultimo periodo ha affinato anche la tecnica della pittura a olio dando vita a lavori di grande intensità e dolcezza, caratterizzati da un approccio impressionista, la pittura a ceramica e l'incisione di acqueforti.

Ma è il disegno a matita, che prende vita spontaneamente in un susseguirsi di linee morbide, ombreggiate, giochi di luce, creando lavori complessi e minuziosi, la tecnica prediletta.

Nell'ultimo periodo la sua attenzione è stata attratta da tutte le aree urbane abbandonate presenti sia nei dintorni di Lodi che in tutta Italia e ciò ha ispirato un ciclo di disegni intitolati “Dismissioni”, per ridare vita e storia a luoghi dove ora regna il silenzio.

Ha esposto le sue opere in varie manifestazioni organizzate dal comune di Lodi, ad Arte Padova, Arte Piacenza, Arte Cremona e al Walking Colors a Londra.

Ha ricevuto un premio nel 2017 come giovane talento all'esposizione Oldrado da Ponte a Lodi ed ha presentato la sua personale “Dismissioni” presso la ex Chiesa dell' Angelo di Lodi. Successivamente ha esposto in altre personali, sulla medesima tematica, presso Palazzo Rho a Borghetto Lodigiano, Villa Trecchi a Maleo, Sala Bassano Vaccarini nel Castello di San Colombano, Banca Centropadana di Lodi nella corte d'onore, Sala Lydia Caprara presso il Castello Bolognini di Sant' Angelo Lodigiano.

Nel 2018 ha realizzato il piatto di ceramica di San Bassiano con 70 tirature limitate.